Di seguito pubblichiamo un commento di Ignazio Cucchiara sul post precedente di un lettore anonimo in merito al dibattito sul referendum per Sciacca Terme.
Gli uomini passano, le idee
restano (Giovanni Falcone). …E le buone idee (come quella di cambiare il nome
della nostra Città in ‘Sciacca Terme’) bisogna coltivarle fino in fondo: se
così non fosse, finiremmo per darla vinta a chi pensa che, in questo nostro
piccolo mondo di rassegnati, è facile fermare il progresso opponendo un
qualsiasi ostacolo di qualsiasi natura.
Il referendum per dare alla
nostra comunità il nuovo nome di ‘Sciacca Terme’ sarebbe un valore aggiunto per
tutti noi, in termini di identità all’interno e di migliore immagine
all’esterno.
Che importa se sia fallita
l’iniziativa referendaria di un politico ‘scomodo’ di qualche anno fa? Anzi, è
necessario superare e subito, a mio avviso, questo errore e guardare avanti con
ottimismo.
Se ci limitassimo a
lamentarci unicamente degli errori del passato, io, ad esempio, potrei
denunciare non solo l’esito negativo del referendum del 2003, ma anche
l’assunzione tardiva nel 1997 degli oltre 100 LSU (che gravano oggi, e da 15
anni, sul bilancio del Comune e non su quello della Regione) e la mancata
approvazione nel 2002 della proposta di istituzione dell’imposta di soggiorno a
Sciacca.
Se non fossero stati
commessi questi errori (che hanno determinato una minore entrata nel tempo di
non meno di 15/20 milioni) oggi ci troveremmo forse con meno debiti e con più
ottimismo.
Ma gli errori del passato ci
devono, viceversa, dare la carica per guardare avanti in una visione corretta
della democrazia, che è fatta non di indolenti o di opportunisti, bensì di
cittadini maturi che accettano spontaneamente le regole e collaborano per
reprimerne le violazioni, lontani finalmente dal male peggiore del nostro
tempo, la democrazia clientelare.
E in un momento di grave
crisi come quello che stiamo vivendo, ritengo
che ciascuno di noi dovrebbe affermare (parafrasando una vecchia battuta
di Francois Mitterand): “Io, prima di essere di sinistra, di centro o di
destra, sono un cittadino di Sciacca, terra che ama e difende con tutto il
cuore”.
Ignazio Cucchiara
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