La
diffusione della criminalità organizzata sul nostro territorio,
confermata da numerose operazioni di contrasto condotte nel corso
degli anni, non ci rende tranquilli.
E', però, tranquillizzante che,
a quanto pare, il Ministero della Giustizia ne stia tenendo conto
nell'ambito del progetto di riforma della geografia giudiziaria.
Stando a quanto si apprende, in particolare, sembra scongiurato il
pericolo che il Tribunale di Sciacca possa essere chiuso.
Al tempo
stesso, tuttavia, si ipotizza che alla fine ad essere comunque soppresso possa
essere l'ufficio della Procura della Repubblica.
Trovo
che tale scenario sarebbe quanto meno contraddittorio. Perché se gli
uffici giudiziari della nostra Città dovessero essere mantenuti
sulla base della specificità di una conclamata presenza della mafia
sul territorio, non si capisce quale sia il criterio che al tempo stesso stabilisce
l'accorpamento della Procura con gli uffici giudiziari di Agrigento. Per non parlare del
trasferimento del Gip e del Gup, sempre nel
capoluogo.
Se
tale ipotesi fosse confermata, a venire fuori sarebbe la classica
soluzione all'italiana. E dunque se da un lato è giusto,
nell'interesse del Comune, puntare al conseguimento del miglior
obiettivo possibile, è coerente al tempo stesso essere prudenti e
tentare di giocare anche tutte le carte a disposizione per
conseguire quello che, opportunamente, il Sindaco ha definito
"risultato pieno".
Ignazio Cucchiara
Sono totalmente daccordo con la riflessione dell'Avv. Cucchiara e provo la sgradevole sensazione che si stia giocando una partita sull'onda non dell'efficienza e della necessità di garantire un presidio giudiziario, ma di un contentino temporaneo al plitico di turno, che ben presto potrebbe trasformarsi in un "de profundis" definitivo per il nostro Tribunale. Mi piace riprendere la battuta di Massimo D'Antoni su Ansianews di facebook: Il Tribunale di Sciacca in salvo "grazie" alla presenza sul territorio della criminalità mafiosa. Che culo, eh?
RispondiEliminaPietro Mistretta